"Io compiva tre anni allorché mio padre si divise dalla vecchia sua famiglia per portarsi al servizio dell’eccellentissima casa Zenobio in santa Bona, villetta graziosissima due miglia fuori di Treviso verso il settentrione, ove era un luogo di delizia che apparteneva alla suddetta nobile famiglia. Il mio genitore, a guisa degli antichi patriarchi portava seco tutto ciò che possedeva, cioè la moglie incinta, la figlia, la gatta, un cane da caccia, due fucili, un letto, una culla, veri libri ed un buon numero di strumenti rurali. Tutto ciò era contenuto in una carretta tirata da un vecchio e grigio cavallo che si trascinava dietro tutti quei tesori. Il luogo della nuova abitazione non potea esser più delizioso; un recinto di muro con cancelli di ferro adornati di stemmi patrizi, un palazzo costruito con pochi fregi architettonici, una così detta barchessa, che ne avea troppi, un orto, un brolo, ed un parterre popolato di statue mitologiche. Tutte le pitture a fresco sì della barchessa che del palazzo erano di certo pittore riputatissimo di Venezia, credo il Palma: rappresentavano il trionfo di Paolo Eminio, le delizie di capua, Cleopatra innanzi a Marcantonio, le vittorie di Alessandro, e, non so perché, anche il giudizio di Paride. Le statue offrivano un punto di vista curioso, guerrieri, pastori, ninfe, Dei, centauri, e semidei: mio padre dicea che rappresentavano il gran quadro dell’universo, ossia l’isola di Circe".
Thursday, July 6, 2023
Angela Veronese
“Io nacqui sul finire del secolo XVIII in riva alla Piave” racconta nella sua autobiografia la poetessa che entrò a far parte degli ambienti intellettuali dei salotti della Teotochi Albrizzi e della contessa Spineda. Angela, ancora ragazzina, seguì il padre che lavorava come giardiniere nei parchi delle ville del patriziato veneto, esperienza che ispirerà precocemente la sua poesia intrisa di un neo-classicismo arcade. Ecco un breve brano tratto dalle Notizie della sua vita scritte da lei medesima.
Saturday, August 17, 2019
Descende o coeli vox
https://www.youtube.com/watch?v=8X7EAjyPVm
Vivaldi - Descende, o coeli Vox
Philippe Jaroussky - controtenore
Sei Atti Pubblici - Living Theatre
“ Giovedì 16. Un'aula a Ca' Foscari. 11,45'.
(...) Un signore: - Ci dice qualcosa su questo problema di architettura e spettacolo?
Beck: - E' ben chiaro che nel teatro di oggi c'è una tendenza a rompere i muri e a portare il teatro all'aperto per dare vita ad un rito popolare. La forma consueta del teatro è repressiva perché costringe il pubblico ad una situazione d'immobilità. Lo spettacolo è come un sogno e il pubblico deve starsene seduto in una camera oscura. La posizione del pubblico è passiva. Gli eroi, coloro che agiscono, non sono gli attori ma i personaggi che gli attori interpretano. Bisogna andare nelle piazze in primo luogo per distruggere le forme della vita quotidiana e in secondo luogo perché le nostre vite sono troppo alienate. Sono alienate perché il ritmo della vita è incessante e le piste della mente, del pensiero, battono sempre lo stesso sentiero e la gente non ha possibilità alternative di pensare, di guardare il mondo. Quando facciamo teatro nelle strade tentiamo di irrompere nella vita proprio perché la gente pensi liberamente.
(...) In “Sei atti pubblici” si tenta la dimostrazione che ovunque ci sono degli edifici che rappresentano la repressione e essi finiscono col dominare la nostra vita.”
Franco Perrelli, Venezia, Ottobre 1975 (Biblioteca Teatrale n.13, 1975)
(...) Un signore: - Ci dice qualcosa su questo problema di architettura e spettacolo?
Beck: - E' ben chiaro che nel teatro di oggi c'è una tendenza a rompere i muri e a portare il teatro all'aperto per dare vita ad un rito popolare. La forma consueta del teatro è repressiva perché costringe il pubblico ad una situazione d'immobilità. Lo spettacolo è come un sogno e il pubblico deve starsene seduto in una camera oscura. La posizione del pubblico è passiva. Gli eroi, coloro che agiscono, non sono gli attori ma i personaggi che gli attori interpretano. Bisogna andare nelle piazze in primo luogo per distruggere le forme della vita quotidiana e in secondo luogo perché le nostre vite sono troppo alienate. Sono alienate perché il ritmo della vita è incessante e le piste della mente, del pensiero, battono sempre lo stesso sentiero e la gente non ha possibilità alternative di pensare, di guardare il mondo. Quando facciamo teatro nelle strade tentiamo di irrompere nella vita proprio perché la gente pensi liberamente.
(...) In “Sei atti pubblici” si tenta la dimostrazione che ovunque ci sono degli edifici che rappresentano la repressione e essi finiscono col dominare la nostra vita.”
Franco Perrelli, Venezia, Ottobre 1975 (Biblioteca Teatrale n.13, 1975)
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Thursday, March 8, 2018
Sunday, October 8, 2017
Della gamberessa e sua figlia - Gasparo Gozzi
Vede la gamberessa che sua figlia
nel camminare mal muove le piante,
e in cambio d'andar col capo avante,
va con la coda: ond'ella la ripiglia
e dice: "Oh che vegg'io! che meraviglia!
Cervellaccio balordo e stravagante,
va' ritta innanzi: che fai tu, furfante?
Tu vai rovescia? dì, chi ti consiglia?"
Ma la figlia rispose a' detti suoi:
"Io sempre d'imitarvi ebbi desio,
e non mi par che siam varie fra noi.
Da voi appresi ogni costume mio:
andate ritta, se potete voi;
e cercherò di seguitarvi anch'io".
nel camminare mal muove le piante,
e in cambio d'andar col capo avante,
va con la coda: ond'ella la ripiglia
e dice: "Oh che vegg'io! che meraviglia!
Cervellaccio balordo e stravagante,
va' ritta innanzi: che fai tu, furfante?
Tu vai rovescia? dì, chi ti consiglia?"
Ma la figlia rispose a' detti suoi:
"Io sempre d'imitarvi ebbi desio,
e non mi par che siam varie fra noi.
Da voi appresi ogni costume mio:
andate ritta, se potete voi;
e cercherò di seguitarvi anch'io".
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Sunday, July 9, 2017
La "macchina aritmetica" di Giovanni Poleni
Fisico, matematico, umanista, protettore del musicista Giuseppe Tartini, oltre che di idraulica e di architettura, si occupò dell'opera di Vitruvio, pubblicando le "Exercitationes Vitruviane".
Il suo volume dal titolo di "Miscellanea", pubblicato verso la fine del 1709 da un editore veneziano, tratta della "macchina aritmetica", la prima calcolatrice meccanica inventata e realizzata in Italia.
Il suo volume dal titolo di "Miscellanea", pubblicato verso la fine del 1709 da un editore veneziano, tratta della "macchina aritmetica", la prima calcolatrice meccanica inventata e realizzata in Italia.
Saturday, March 25, 2017
Ex ignoto notus
Monday, January 23, 2017
Francesco Giusti - E torna l'autunno
Francesco Giusti, E torna l’autunno
Con un testo di Annelisa Alleva e Risvolto di Tommaso Ottonieri
Collana i poeti di S. LINK
Con un testo di Annelisa Alleva e Risvolto di Tommaso Ottonieri
Collana i poeti di S. LINK
Il volume in vetrina Libreria Cafoscarina
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Monday, October 10, 2016
Frammenti di storia punk a Venezia 1980 - 1997
http://www.casapuntocroce.org/underwater-10-11-settembre-1830/
La croce e la sfinge - Vita di Piranesi
Pierluigi Panza, La croce e la sfinge - Vita scellerata di Giovan Battista Piranesi, Bompiani
Thursday, September 22, 2016
Or che la notte ogni color nasconde
Or che la notte ogni color nasconde
a gli occhi infermi de l'umana gente,
volvesi il cielo in sé tacitamente,
cessano i venti e giace il mar senz'onde;
su per le rive e per l'ombrose fronde
di vari augelli il pianto non si sente;
tacesi in ogni campo: Eco dolente
a' dolorosi accenti non risponde;
in ogni parte i miseri mortali
quetan le stanche membra; ogni tormento.
ogni fatica mandano in oblio.
Ha pace il mondo, han pace gli animali;
et io (mercé d'Amore) ancor non sento
che di notte entri negli occhi, o nel cor mio.
Egloghe di Muzio Iustinopolitano, Venezia, Giolito 1550
a gli occhi infermi de l'umana gente,
volvesi il cielo in sé tacitamente,
cessano i venti e giace il mar senz'onde;
su per le rive e per l'ombrose fronde
di vari augelli il pianto non si sente;
tacesi in ogni campo: Eco dolente
a' dolorosi accenti non risponde;
in ogni parte i miseri mortali
quetan le stanche membra; ogni tormento.
ogni fatica mandano in oblio.
Ha pace il mondo, han pace gli animali;
et io (mercé d'Amore) ancor non sento
che di notte entri negli occhi, o nel cor mio.
Egloghe di Muzio Iustinopolitano, Venezia, Giolito 1550
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Monday, April 4, 2016
VENEZIA UNDERTIDE #6
2016
annelisa alleva franco beltrametti maggie brown toni brunello rossella cazzin mara cini carlo marcello conti corrado costa gianni curreli antonio cosimo de biasio rita degli esposti gerardo de stefano alma fantin ari anna fantin emilio fantin daniele frison john gian francesco giusti donald guravich kookai ekaterina kubareva joanne kyger louise landes levi vera linder maddalena lotter gerard malanga pam/paolo mazzucchelli valentina merzi vanessa milan giuseppe moretti armando pajalich simon pettet beatrice pozzi irene pozzi e vincent anna provenzano davide racca tom raworth ivanna rossi anna ruchat rosaria ruffini vangelis sakandaris paolo scarpa alessandro seu alessandro quinzii borgomainerio antonella tomaino franca tomaino pier franco uliana dario villa anne waldman
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Thursday, March 10, 2016
GAUTIER + WILDE
"Si stese sul sofà e guardò il frontespizio del libro. Erano gli Emaux et Camées del Gautier, nell’edizione dello Charpentier su carta del Giappone, con disegni del Jacquemart. La lagatura era in pelle color limone, con un disegno a graticcio dorato, punteggiato di melograne. (…) Si guardò le dita bianche e affusolate, rabbrividì leggermente suo malgrado e passò oltre, finché giunse a quelle belle strofe su Venezia:
Sur une gamme chromatique,
Le sein de perles ruisselant,
La Venus de l’Adriatique
Sort de l’eau son corps rose et blanc.
Les domes, sur l’azur des ondes
Suivant la phrase au pur contour,
S’enflent comme des gorges rondes
Que soulève un soupir d’amour.
L’esquif aborde et me dèpose,
Jetant son amarre au pilier,
Devant une façade rose,
Sur le marble d’un escalier.
Com’erano deliziose! Nel leggerle pareva di navigare per le grandi strade acquee della città color di rosa e di perla, in una gondola nera con la prora d’argento e le tendine scorrevoli. I versi stessi gli parevano simili a quelle linee dritte d’un azzurro di turchese, che seguono chi si spinge verso il Lido.La Venus de l’Adriatique
Sort de l’eau son corps rose et blanc.
Les domes, sur l’azur des ondes
Suivant la phrase au pur contour,
S’enflent comme des gorges rondes
Que soulève un soupir d’amour.
L’esquif aborde et me dèpose,
Jetant son amarre au pilier,
Devant une façade rose,
Sur le marble d’un escalier.
Le subitanee macchie di colore gli ricordavano il fulgore dei colombi dal collo iridato e opalino, che volano intorno al Campanile diritto e traforato, o passeggiano, con tanta grazia e tanta dignità, attraverso le arcate oscure, annerite dalla polvere. Chinandosi all’indietro, con gli occhi semichiusi, andava ripetendo a se stesso:
Devant une façade rose,
Sur le marble d’un escalier.
Tutta Venezia era in quei versi. Si ricordò l’autunno che vi aveva trascorso e un meraviglioso amore che l’aveva spinto a sfrenate e deliziose follie. Non c’è luogo che non contenga qualcosa di romantico; ma Venezia, come Oxford, ha conservato lo sfondo per il romanzo; e per chi è veramente romantico lo sfondo è tutto, o quasi tutto".
Devant une façade rose,
Sur le marble d’un escalier.
Tutta Venezia era in quei versi. Si ricordò l’autunno che vi aveva trascorso e un meraviglioso amore che l’aveva spinto a sfrenate e deliziose follie. Non c’è luogo che non contenga qualcosa di romantico; ma Venezia, come Oxford, ha conservato lo sfondo per il romanzo; e per chi è veramente romantico lo sfondo è tutto, o quasi tutto".
Oscar Wilde - Il ritratto di Dorian Gray
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Gasparo Balbi nel paese del Pegù
Viaggio dell'Indie orientali, di Gasparo Balbi, gioielliero venetiano. Nel quale si contiene quanto egli in detto viaggio hà veduto per lo spatio di 9 anni consumati in esso dal 1579 fino al 1588.
Con la relatione de i datij, pesi, et misure di tutte le città di tal viaggio, et del gouerno del rè del Pegù, et delle guerre fatte da lui con altri rè d'Auuà et di Sion. Con la tauola delle cose più notabili.
In Venetia, appresso Camillo Borgominieri, 1590.
Con la relatione de i datij, pesi, et misure di tutte le città di tal viaggio, et del gouerno del rè del Pegù, et delle guerre fatte da lui con altri rè d'Auuà et di Sion. Con la tauola delle cose più notabili.
In Venetia, appresso Camillo Borgominieri, 1590.
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V-V
Friday, March 4, 2016
Giorgio Baffo
No per veder el popolo romano,
No per veder el papa e i gardenali,
No per veder i so' cerimoniali,
No per veder San Piero in vatican,
No per veder la gran Mole d'Adrian,
No per veder i archi trionfali,
No per veder le chiese e i ospedali,
No per il Culiseo de Vespasian,
No per veder le Terme Dioclezianne,
No per veder la principal tribuna,
No per veder le gulie e le fontane,
No per veder le statue una ad una,
Ma per veder el cul de le Romane,
Del Gustinian invido la fortuna.
NEL'ELEZION DEL'AMBASCIADOR GUSTINIAN, Giorgio Baffo (1694 -1768)
No per veder el papa e i gardenali,
No per veder i so' cerimoniali,
No per veder San Piero in vatican,
No per veder la gran Mole d'Adrian,
No per veder i archi trionfali,
No per veder le chiese e i ospedali,
No per il Culiseo de Vespasian,
No per veder le Terme Dioclezianne,
No per veder la principal tribuna,
No per veder le gulie e le fontane,
No per veder le statue una ad una,
Ma per veder el cul de le Romane,
Del Gustinian invido la fortuna.
NEL'ELEZION DEL'AMBASCIADOR GUSTINIAN, Giorgio Baffo (1694 -1768)
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Wednesday, December 23, 2015
Rime diverse di molti eccellentissimi autori nuovamente raccolti
L'importante antologia di rime, apparsa nel 1545 per i tipi del Giolito e a cura di Ludovico Domenichi, si contrappone all'idea della tradizione poetica in chiave esclusivamente toscana proposta dalla Giuntina di rime antiche edita nel 1527. Il successo fu tale da inaugurare il genere stesso dell'antologia lirica di contemporanei.
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Friday, November 27, 2015
Wednesday, November 25, 2015
Saturday, November 7, 2015
Wednesday, November 4, 2015
Tuesday, November 3, 2015
Monday, May 18, 2015
Saturday, April 18, 2015
Thursday, September 18, 2014
Viaggi di Enrico Wanton alle terre incognite australi
Tavola da "Viaggi di Enrico Wanton alle terre incognite australi ed ai regni delle Scimmie e dei Cinocefali" di Zaccaria Seriman, edito nel 1749
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Rinocerotto
"Vero Ritratto / di un Rinocerotto / condotto in Venezia / l'anno 1751: fatto per mano di / Pietro Longhi / per commissione / del N. O. Giovanni Grimani / dei Servi Patrizio Veneto"
Wednesday, September 17, 2014
Wednesday, July 2, 2014
Francesco Giusti - Puer Aeternus
Nell’installazione di Francesco Giusti, il latte, alimento del Puer, riempie un bicchiere posato accanto a fotografie da album di famiglia. Età differenti si appressano intorno alla stessa fonte - il latte come candido liquido lenitore di sete, privazione, sofferenza, torna a nutrire chi, nel riconoscimento del proprio stato di necessità, ritrova consapevole abbandono e stupore Puer.
Francesco Giusti, Venezia 1952. Poeta e artista visivo. Suoi testi e disegni sono usciti da ZETA, MGUR, ANTERM, NUOVI ARGOMENTI, Smerilliana (Italia), Coyote's journal (USA), AIUO, DOC(k)S, e-vento obliquo (Svizzera), Zeitshrift Fur Alles (Germania), Infolio ( Inghilterra). Molte le letture in pubblico e le partecipazioni a eventi artistici con esposizioni, performances, installazioni.
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Francesco Giusti
Friday, February 7, 2014
Giudecca Graffiti - Michele Benedetti
Anni
‘70 – Un gruppetto di ragazzini tra le
calli e i campielli della Giudecca di una lontana estate calda.
Nel loro vivace quotidiano rincorrersi sboccia fra i protagonisti un
forte sentimento di amicizia che supera i piccoli dissidi quotidiani,
cancella le sottili ipocrisie, va oltre le reciproche debolezze e cerca di scacciare la paura
dell’ignoto.
Sunday, January 5, 2014
Friday, January 3, 2014
Thursday, January 2, 2014
William Beckford
"Letters
from Italy with Sketches of Spain and Portugal" BOOK
"Un Califfo a Venezia" VOLUME
"Un Califfo a Venezia" VOLUME
illustrazione di Daniele Scarpa Kos
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estrafalario
Wednesday, January 1, 2014
Tuesday, December 17, 2013
Bronte Stolz - Spazio Ponte
Australian designer + artist Bronte Stolz exhibited at the Spazio Ponte in Venice
Marina Majcen, Alessandro Macuz
photos dsk
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art contemporain
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