Sunday, February 22, 2009
D.I.V
Death in Venice ist eine Oper in zwei Akten von Benjamin Britten. Das Libretto in englischer Sprache stammt von Myfanwy Piper in Adaption von Thomas Manns bedeutender Novelle Tod in Venedig.
Death in Venice, en français La Mort à Venise, est un opéra en deux actes composé par Benjamin Britten en 1973 et inspiré de la nouvelle éponyme de Thomas Mann, Tod in Venedig.
Le livret est de Myfanwy Piper.
http://www.brittenpears.org/
Morte a Venezia - La Fenice
Benjamin Britten, Death in Venice, Teatro La Fenice 20-29 giugno 2008. Direttore Bruno Bartoletti. Scenografia e regia Pier Luigi Pizzi.
http://tranquiada.blogspot.com/2008/06/death-in-venice-by-britten-at-la-fenice.html
Camille Paglia
Camille Paglia, Sexual Personae, Einaudi 1993
Saturday, February 21, 2009
80's arlecchino elettronico
http://www.youtube.com/watch?v=zzmX6xthUBo&
http://www.youtube.com/watch?v=AG082vHgDaU
http://www.youtube.com/watch?v=-aY6N60uHcU
Friday, February 20, 2009
Nicola Verlato - Alessandra Pescetta
http://www.alessandrapescetta.com/
Thursday, February 19, 2009
I CAVALIERI SERVENTI (2)
L’uso di questa servitù è una legge non scritta, ma di tacita convenzione corroborata dal tempo, garantita dalla moda, e che non ammette alcuna interpretazione. Se accade talvolta, ciò ch’è però molto raro, che qualche giovine sposo pretenda di esentare la sua moglie da tal costume, diviene ben presto la favola della città; talchè poi meglio illuminato lasciata in libertà la sua moglie si pone al servizio egli pure di un’altra dama.
Anche le donne che hanno lasciato il mondo, perché il mondo ha voluto lasciarle, prendono tutte l’aria di devote, ed hanno pure i servitori privilegiati, e senza livrea, ma di questi ci risparmieremo di parlare.
Sembra senza dubbio cosa meravigliosa il vedere molti di questi impegni galanti sostenersi un gran numero di anni. Ve ne sono alcuni che ne vantano dieci, venti, e fino a quarant’anni. Bisogna dunque supporre che siano essi fondati sopra una reciproca stima, sopra le virtù, ed il merito, senza di che languisce, e si rompe infallibilmente il nodo più intimo.
Nelle conversazioni numerose e brillanti tutti componenti sono disposti a coppia a coppia: ciascun cavaliere parla sempre all’orecchio della sua bella, affettando parlare di cose misteriose ed importanti. Disgraziato colui che si trova senz’avere anch’egli un impegno galante. Sarà obbligato di prendere il partito di noioso spettatore, o di partire di là senza disturbare la compagnia bene occupata con un simile congedo.
OCCHIATA SOPRA I CAVALIERI SERVENTI (parte 2), tratto da 'La donna galante ed erudita. Giornale dedicato al bel sesso'. periodico fondato nel 1786 a Venezia da Gioseffa Cornoldi Caminer.
Wednesday, February 18, 2009
Fabio Visintin
http://www.occhirossi.it/libri_horror/L_Eredita_di_Bric.htm
Tuesday, February 17, 2009
Paola Di Bello
Monday, February 16, 2009
Venice and the east
The Impact of the Islamic World on Venetian Architecture, 1100-1500
New Haven, Yale University Press
Lucio Fontana
I CAVALIERI SERVENTI
Non v’è cosa tanto comune fra noi quanto il cavalier servente. Questi è un cavaliere scelto da una dama per servirla, accompagnarla in carrozza, al passeggio, al teatro, alla conversazione, al ballo; trattenerla, divertirla, disannoiarla. Egli è un servitor libero distinto dal mercenario, divenuto quasi di necessità, perché le leggi del mondo galante obbligano una giovine dama ad aver sempre dei simili servitori ai suoi ordini.
Questa è almeno l’idea che noi ci siam fatta da lungo tempo della condizione del cavalier servente. Le nazioni vicine che ne hanno seguitato l’esempio, ne vantano una consimile. E’ dunque stabilito che un cavalier servente è una specie di ornamento di cui assolutamente una dama non potrebbe far senza. Ve ne sono però alcune che ne hanno due, tre, cinque ec. Penetrano essi nell’interno più segreto dell’appartamento senza farsi prima annunziare, ed essendo parecchi, una dama di spirito dà a ciascuno di essi la loro ora di servizio. Non v’è cosa tanto bizzarra quanto il vedere due di questi servitori senza livrea, di cui l’uno entra nel momento che l’altro esce, salutarsi sì freddamente come non si fossero conosciuti giammai.
Al presente il cavalier servente è giunto al più alto grado di perfezione e di civiltà. La moda cominciò dalle dame della più alta sfera e qualità, ma a poco a poco venne adottata anche da quelle di un secondo ordine: solo alcune donne del popolo vivono ancora secondo i loro vecchi costumi.
E’ da notasi che un cavalier servente addetto al servizio di una donna pazza, capricciosa e stravagante, come ve ne sono tante, deve mettere in pratica una pazienza più facile ad ammirarsi che ad imitarsi.
OCCHIATA SOPRA I CAVALIERI SERVENTI ( parte 1), tratto da 'La donna galante ed erudita. Giornale dedicato al bel sesso'. periodico fondato nel 1786 a Venezia da Gioseffa Cornoldi Caminer.