Thursday, June 25, 2009

I CAVALIERI SERVENTI (3)

"Bisogna frattanto convenire che lo stabilimento del cavalier servente racchiude in sé qualche vantaggio: esso dà una specie di occupazione ai giovani cadetti di famiglia, e ad altri, e li salva dai disordini perniciosi a cui va soggetta la gioventù facendo delle cattive conoscenze.
Del resto è cosa poco onorevole per una dama, che presentandosi nel mondo abbia da mendicare un servente; ed è nel tempo stesso poco stimabile fra noi un cavaliere ozioso e privo affatto di simili impegni. Un giovine senza la conoscenza di alcuna dama viene sospettato di un cattivo carattere, di essere un libertino, o almeno di avere l’intenzione di diventarlo.
Questo sistema stabilito dalla politica più raffinata occupa talmente le donne dell’unica premura di piacere, ch’esse non hanno il tempo e la volontà imbarazzarsi in altri affari. Incapaci di cabale e di intrighi propri di quelli che voglio ingannare i loro simili, la toletta forma tutta l’estensione del loro distretto. Vi passano quindi la maggior parte della loro giornata, e mettono alla prova più grande la pazienza delle loro cameriere: il resto è diviso in due parti uguali: l’una in visite da ricevere o rendere, l’altra al passeggio ed al teatro".

OCCHIATA SOPRA I CAVALIERI SERVENTI (parte 3), tratto da 'La donna galante ed erudita. Giornale dedicato al bel sesso'. periodico fondato nel 1786 da Gioseffa Cornoldi Caminer.