ROBERT STAR A VENEZIA
Robert (il supplente
di Babbo Natale) pulendo la sua casetta trova, dimenticato sotto il
letto, un regalo di Natale non consegnato; il destinatario è un bambino
che vive a Venice (Florida).
Decide di prendere l’aereo per
recapitare velocemente il pacco, ma all’aeroporto perde gli occhiali,
sbaglia volo e arriva a Venice (Italy).
Credendo di trovarsi in una comunità d’italoamericani della Florida, Robert cerca di comunicare in slang american-sicilian (sicilenglish) e usando le uniche parole d'italiano che conosce bene: il testo della canzone “Con te partirò” di Andrea Bocelli.
Trova alloggio in una casa occupata da squatter dove incontra i gondolieri gemelli Toto1 (l’affarista) e Toto2 (l’alternativo, attivo in 17 collettivi), George, cantante australiano con il pallino della musica greca che si fa chiamare da tutti Constantinos Vassilissis, Ute, poetessa tedesca appassionata di tatuaggi (ha il corpo tatuato con i nomi dei turisti e turiste che ha conquistato) e Carmela, imponente regista teatrale di Napoli che vuole mettere in scena un musical sui film di T.Milian.
Credendo di trovarsi in una comunità d’italoamericani della Florida, Robert cerca di comunicare in slang american-sicilian (sicilenglish) e usando le uniche parole d'italiano che conosce bene: il testo della canzone “Con te partirò” di Andrea Bocelli.
Trova alloggio in una casa occupata da squatter dove incontra i gondolieri gemelli Toto1 (l’affarista) e Toto2 (l’alternativo, attivo in 17 collettivi), George, cantante australiano con il pallino della musica greca che si fa chiamare da tutti Constantinos Vassilissis, Ute, poetessa tedesca appassionata di tatuaggi (ha il corpo tatuato con i nomi dei turisti e turiste che ha conquistato) e Carmela, imponente regista teatrale di Napoli che vuole mettere in scena un musical sui film di T.Milian.
Alla fine della
giornata, quando gli viene presentato il conto da pagare, Robert si
accorge di trovarsi in un hotel. In questa città non solo i veneziani
stentano a trovar casa, ma persino gli squatter, non essendoci più
edifici da occupare, si adattano a vivere in albergo.
Robert gira per le calli in cerca dell’indirizzo della consegna.
nella sala espositiva della Cina trova un grasso artista intento a disegnare sui muri delle grandi merendine colorate, che si presenta come K.M.M.
L’uomo si offre di aiutarlo a trovare il recapito del regalo suggerendogli di cercare nel quartiere di Cannaregio. La via più veloce per arrivarci è via acqua, seguendo il Canal Grande; Robert sale in gondola e il pesante K.M.M. per non far affondare l’imbarcazione, monta su un barcone.
Robert gira per le calli in cerca dell’indirizzo della consegna.
Suona per errore alla casa della Zia Zitti, un’anziana signora ossessionata dai rumori.
Finalmente, dopo numerosi tentativi,
riesce a scappare calandosi per una grondaia, ritrova Toto2 e i due
cenano al ristorante “Spaghetti Western”. Nel locale, come
intrattenimento, otto pistoleri giocano al tiro a segno mirando a file
di appetitosi piatti di spaghetti. Robert partecipa alla sfida centrando
per errore, in un attimo di distrazione, la collezione di vini d’annata
dello chef_sceriffo del ristorante. L’inevitabile duello a spaghetti in
faccia con lo chef_sceriffo è interrotto da due musicisti indiani che
entrano cantando “’O sole mio” (musica pop della Florida?).La Zia Zitti gli urla di parlare piano, lo riceve con un gridatissimo “Shhhhhhh” e alla fine chiama indignata le vicine.
Il
secondo tentativo è in un negozio strapieno di fragilissimi souvenir di
vetro dove per muoversi senza romper nulla bisogna spostarsi con
abilità da contorsionista.
Entra in un appartamento di studentesse
dell’università, sei ragazze abbandonate dal loro coinquilino che era il
fidanzato di tutte. Robert viene preso immediatamente di mira dal
gruppo (in crisi di astinenza di baci), tenta di andarsene ma le
studentesse lo rapiscono baciandolo a turno per tutto il pomeriggio...
L’indomani,
dopo aver saldato il conto alla comune-hotel, Robert, Toto2 e Carmela
vengono ospitati da Egle, vedova molto chiacchierona (il trio è
obbligato a seguire interminabili lezioni di cucina inframmezzate da
nostalgici racconti sulla prestanza del marito defunto) e poi trovano
casa in un’altana trasformata in baracca sui tetti.
George “Costantinos” invita Robert ad un pigiama party; tra gli
inviatati c'è Cicci-Impacci (riconoscibile dal teschietto di zucchero
che tiene in mano), artista costantemente tormentato da amletici dubbi
sulle correnti artistiche contemporanee, e la sua amica Paparazza,
fotografa di performance.
Nel bel mezzo della festa arriva, attesissimo da tutti, El Barba, un
tipo magrolino e capelluto. El Barba parla sempre di ponti, pensa che a
Venezia tutto si possa risolvere costruendo ponti ovunque; “C’è un ponte
per ogni problema” è il suo motto.
Vuole trasformare la città in un
grande Bridge & Breakfast. Tutti ascoltano con molta serietà i suoi
progetti, Robert cerca d’intervenire alla discussione con il suo
repertorio di frasi ad effetto alla Bocelli. Risulatato: El Barba,
arrabbiatissimo, lo accusa di disfattismo e lo caccia fuori.
Flash! Flash! Flash! Brava Paparazza! Le foto della "performance" di El Barba e Robert saranno pubblicate su ArteGossip.
Il nuovo tentativo di consegna del pacco è alla Biennale d’Arte;nella sala espositiva della Cina trova un grasso artista intento a disegnare sui muri delle grandi merendine colorate, che si presenta come K.M.M.
L’uomo si offre di aiutarlo a trovare il recapito del regalo suggerendogli di cercare nel quartiere di Cannaregio. La via più veloce per arrivarci è via acqua, seguendo il Canal Grande; Robert sale in gondola e il pesante K.M.M. per non far affondare l’imbarcazione, monta su un barcone.
Inizia una concitata conversazione tra i
due, la distanza tra le barche consente a Robert di capire solo una
parte delle parole. Quando K.M.M gli comunica il proprio nome per intero
Robert rimane di sasso: corrisponde a quello scritto nell’indirizzo del
pacco, Kory Mario Mix!
L’artista è in realtà un bambino di 7 anni della Florida in viaggio di lavoro a Venezia, cresciuto a dismisura per aver mangiato troppe merendine con cibo transgenico. Attendeva il pacco contenente il pezzo (lo snack) mancante della sua opera, un’installazione da esporre alla Biennale d’Arte - Padiglione Cina - , raffigurante una MURAGLIA CINESE realizzata con 5000 merendine al cioccolato. Cosa ci fa un americano nello spazio della Cina? K.M.M è evasivo nel rispondere. Sorridendo offre a Robert uno scatolone di caramelle in regalo.
L’artista è in realtà un bambino di 7 anni della Florida in viaggio di lavoro a Venezia, cresciuto a dismisura per aver mangiato troppe merendine con cibo transgenico. Attendeva il pacco contenente il pezzo (lo snack) mancante della sua opera, un’installazione da esporre alla Biennale d’Arte - Padiglione Cina - , raffigurante una MURAGLIA CINESE realizzata con 5000 merendine al cioccolato. Cosa ci fa un americano nello spazio della Cina? K.M.M è evasivo nel rispondere. Sorridendo offre a Robert uno scatolone di caramelle in regalo.
Testo e disegni di Daniele Scarpa Kos
©2007 Tutti i diritti riservati